Il Castel Nuovo, più noto come Maschio Angioino, sorge nel mezzo dell'ampia Piazza Municipio, al lato dei giardini del Palazzo Reale, e a pochi passi dal porto di Napoli, sul quale si erge con la sua mole imponente.



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Il Castel Nuovo, più noto come Maschio Angioino, sorge nel mezzo dell'ampia Piazza Municipio, al lato dei giardini del Palazzo Reale, e a pochi passi dal porto di Napoli, sul quale si erge con la sua mole imponente.
Questa posizione strategica fu scelta dal sovrano Carlo I d'Angiò (a cui si deve la prima denominazione della fortezza), che - occupata la città nel 1266 - volle una residenza alternativa al preesistente Castel Capuano, e fece erigere una reggia fortificata in prossimità del mare. Il castello originario fu costruito tra il 1279 e il 1282, su progetto affidato dal sovrano angioino ad architetti francesi: in stile gotico, aveva pianta quadrilatera irregolare, quattro possenti torri di difesa, mura merlate e un fossato di protezione.
I successori di Carlo promossero interventi di ampliamento e abbellimento, cui contribuirono artisti del calibro di Giotto e dei suoi allievi, autori degli affreschi -in gran parte andati distrutti- della Cappella Palatina. Proprio la Cappella Palatina, dedicata a Santa Barbara, è uno dei pochi ambienti che ha conservato l'aspetto originario.
Nel 1442, la corona di Napoli passò dalla casa angioina alla dinastia aragonese. L'aspetto attuale del maniero, e la denominazione di Castel Nuovo, arrivarono in seguito ai radicali lavori di rifacimento commissionati da Alfonso d'Aragona dopo la sconfitta dei francesi: artisti catalani e fiorentini, sotto la guida dell'architetto aragonese Guglielmo Sagrera, ampliarono e fortificarono la struttura; furono abbassate le torri, se ne aggiunse una quinta, e furono inspessite tutte le mura perimetrali.
Per celebrare il successo e la potenza della dinastia aragonese, il sovrano volle adornare il portale d'accesso al castello con un monumentale arco di Trionfo di marmo bianco, ritenuto una delle più rilevanti opere del Rinascimento italiano, dai forti richiami agli archi di trionfo di epoca romana.
Al di là del fossato e dell'arco, si accede all'ampio cortile interno troviamo subito di fronte la facciata della Cappella Palatina, sul quale si aprono diversi portali, di servizio alle varie ali e torri della fortezza.
Sul lato opposto a quello d'ingresso, una lunga scalinata in piperno conduce agli appartamenti e alla monumentale Sala dei Baroni, miracolo di statica, dalla bellissima volta a crociera con costoloni che si congiungono nel centro, ad un'altezza di oltre 30 metri. La sala -che prende il nome da un episodio del 1486, quando Ferrante d'Aragona vi riunì tutti i baroni del regno per arrestarli in massa- ospita oggi le sedute del Consiglio Comunale.
Il castello, oltre ad ospitare il Consiglio Comunale, è sede della Società Napoletana di Storia Patria e del Museo Civico. Quest'ultimo, che si sviluppa su due piani, ospita opere d'arte (principalmente dipinti, sculture e arredi liturgici) pervenute al Comune di Napoli nel corso degli ultimi secoli.
Recentissime indagini archeologiche negli ambienti del pianterreno hanno riportato alla luce precedenti stratificazioni, delle epoche romana e angioina, osservabili nelle sale attigue alla Cappella Palatina.
Castel Nuovo si trova proprio in Piazza Municipio
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